Quando le obiezioni sanno solo di maniera ...
Una certa forza politica, or non é guari, ha invitato a guardare altro anziché seguire il discorso della fine d'anno del Presidente della Repubblica.
Se non che un certo esponente di detta forza il giorno appresso dette pubblicamente la propria opinione su tale discorso, prestando il fianco ad una prevedibile critica ovverossia "Ma allora Voi l'avete seguito!.": difatti, con la puntualità che si riconosce a chi perde l'occasione per tacere, una difenditrice della vecchia guardia (e della vecchia ideologia e dei vecchi stracci e delle vecchie abitudini e degli ancora e sempre attuali privilegi) in luogo di contestare le opinioni o meglio di esaminare ed eventualmente mostrare perché errate le motivazioni della stroncatura dei contenuti di tale discorso, non trovò di meglio che perdersi in una diffusa critica del comportamento alla luce del brocardo "predicar bene e razzolar male" (ovviamente in senso negativo) non giungendo a pensare che vi sono altri mezzi per conoscere il contenuto di un discorso ufficiale.
Io, per mia parte e per altri motivi, tale discorso non ho seguito, però successivamente, l'ho letto ed onestamente capisco perché non siano state contestate le parole del suddetto esponente: probabilmente, anche chi parlava per dovere di partito, era d'accordo.