Ci sono due modi di fare le cose: quello sbagliato ed il mio.
Avviso ai visitatori
All'ultimo corso aziendale, nell'indagine circa i modi della comunicazione, c'erano le domande "Come credi che ti vedano gli altri" e "Come vorresti che gli altri ti vedessero" alle quali erano associate varie risposte e relativo punteggio: mancava l'unica che potesse addirmisi "non me ne cale un ette."
Quanto precede per evitare che taluno pensi che possano esistere opinioni sul proemio le quali abbiano per me un qualche interesse.
Nel caso poi che talaltro avesse ad impropriamente dedurre che allora non sbaglio mai, giova ricordare che puossi sbagliare anche agendo nel più corretto dei modi possibile, in buonafede, in applicazione di procedure predefinite prendendo lo stesso solenni cantonate.
Terminata la prolepsi, atteso che l'opera é in costruzione, per il momento null'altro é da dirsi.
Avviso a chi salta alle conclusioni
Nell'istesso modo come la bellezza é nell'occhio di chi guarda, parimenti l'eventuale associazione di quanto riferito, in questo sito, al "Bel Paese", con la nazione conosciuta come lo "stivale" d'Europa ed inoltre quella della Città di Superbizia od anche della "più provinciale delle Metropoli" con la città del G.B. Perasso e della "Lanterna", possono solo essere frutto del pensiero di chi legge e non dell'intendimento di chi scrive, in quanto possibili analogìe o simiglianze sono solamente dovuto ad incidentali coincidenze e cotali luoghi sono da considerarsi siti fantastici anche se non par vero: solo i riferimenti diretti e limitatamente ai brani che li contengono sono riferibili a tali luoghi.
"Gli idioti in marcia"
Verso la fine d'anno del 1983 ci fu una grande richiesta del libro "1984" di George Orwell il quale proseguiva una tradizione che, pur preesistendo nella sua essenza, ha nei suoi primigeni descrittori i filosofi Jeremy Bentham e John Stuart Mill.
Vero é che tutte le ipotesi sul futuro sviluppo dell'umanità, nei secoli scorsi, avevano il grosso limite di una insufficiente conoscenza di tutte le situazioni mondiali, anche vero é che tutt'ora vi sono grandi se non grandissime situazioni che appaiono diverse da quali realmente sono in quanto i regimi che ivi impèrano hanno interesse a mostrare anche ciò che non esiste ed a nascondere quanto potrebbe essere a loro detrimento; ma é comunque vero che la conoscenza é certamente molto più ampia, le esperienze che si sono avute sono di indubbio aiuto ed infine esiste addirittura un ramo scientifico, quantunque poco noto, che non fà altro che formulare e verificare ipotesi circa gli sviluppi mondiali.
Tutte le cacotopìe o distopìe che dir si voglia, ipotizzano che i governi, sia in un senso che nell'altro, siano in ogni caso oligarchìe capaci ed efficienti, anche in senso eticamente negativo, ma comunque efficienti: in realtà ciò non sembra che sia quello che possa realmente accadere e di esempi emblematici non dobbiamo neanche andarli a cercare all'estero.
E come "1984" un altro romanzo, senza tante pretese filosofiche, é quello del titolo ed i cui pròdromi si vedono già da qualche tempo.
Ciascheduno dei seguenti passi fu un gradino in discesa verso l'insulsaggine e l'idiozìa oggi imperante
1) La scomparsa del teatro dalle trasmissioni televisive
2) La comicità urlata
3) L'invasione dei programmi sul calcio e sui calciatori con interventi impossibili a definirsi
4) L'informazione basata sul pettegolezzo e per la quale non esiste l'aderenza al vero
5) La comicità per meriti paternali
6) Gli incarichi pubblici per meriti comici o tragici
7) L'uso continuo di idiotismi stranieri in luogo dell'italiano con l'adeguamento a queste esternazioni di ignoranza dei cosiddetti presunti sedicenti giornalisti
8) La satira violenta e partigiana contro la persona in luogo di quella contro le mode
9) La moda trasandata (una volta c'erano Schubert Balenciaga Dior Chanel)
10) Le più idiote mode come le mutande in vista
11) I premi nobel e le lauree a saltimbanchi
12) I creatori di neologismi ed i violentatori della grammatica osannati e pedissequamente imitati dai cosiddetti presunti sedicenti giornalisti
13) I dibattiti politici che paiono mercati rionali quando non anche il suburbio urbano con la più disgraziata umanità
14) Le onoroficenze e cavalierati a persone sulla cui dignità lavorativa, morale, etica c'é parecchio da ridire soprattutto quando pubblici dipendenti
15) Le trasmissioni di intrattenimento frequentate da étere varie, delinquenti ravveduti, pregiudicati, corrotti, inquisiti et similia
16) Gli sputatori ovunque
17) I tossitori senza ritegno
18) Le minoranze urlatrici e l'acquiescenza di chi dovrebbe tutelare gli altri che non condividono e ne vengono moralmente violentati e guai se si lamentano
19) Per finire con gli imbecilli che applaudono ai funerali.
No, il futuro dell'umanità é più facile che sia simile a quello ipotizzato in quel romanzo di Cyril Michael Kornbluth che é il titolo di cui sopra (a meno che le ultime pandemìe non si possano leggere in maniera assai diversa e non solo quelle).
E forse é proprio quello che é successo e che sta avvenendo adesso.
In realtà non era proprio ipotizzabile che la cosa venisse messa in atto così presto, ma si può ipotizzare che sia sfuggita di mano prima di essere appieno verificata, nonché sperimentata, in ambito più stretto.
In ogni caso i fatti non lasciano altro da pensare.
Vero é che c'é anche una reazione all'originario tentativo e va da sé che quella parte che avrebbe dovuto cedere, ha dalla sua quanto serve per comprare chicchessia e magari farlo sparire dopo, per cui quello che sembra un errore ed anche quel silenzio che circonda certa parte, si possono leggere in maniera diversa.
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